0750 TORRE D'ORTI AMARONE DELLA VALPOLICELLA 2021-2022

Vinificazione spontanea.

Al naso possiamo sentire note di visciola, mirto, essenza di viola e lavanda, lentisco, mentuccia e timo, che si fondono a profonde sensazioni di cacao, carruba, grafite e pepe nero.

Caldo al palato, morbido ed equilibrato.

Il Château Gabelot Entre-Deux-Mers 2024 è un vino bianco fresco e fragrante, prodotto da uve coltivate biologicamente nella celebre area tra i fiumi Garonna e Dordogna, nel cuore del Bordolese. Blend di Sauvignon Blanc, Sémillon e Muscadelle, viene vinificato e affinato in acciaio per esaltarne vivacità e purezza aromatica. Al naso sprigiona note agrumate, floreali e tropicali, con sentori di pompelmo, sambuco e pesca bianca. Al palato è teso, minerale, con acidità ben bilanciata e un finale fresco e sapido. Perfetto per l’aperitivo, si abbina ottimamente a crostacei, piatti vegetariani, insalate gourmet e sushi. Un bianco moderno e genuino, espressione autentica del Bordeaux in chiave green.

Al naso grande complessità e ricchezza minerale. In bocca il sorso è pieno e grintoso con un richiamo continuo al bicchiere grazie all'apporto della componente salina. Capace di dare emozioni anche dopo 10 anni e più dalla sboccatura. Abbinamenti Con finger food e antipasti a base di crostacei e molluschi. Baccalà mantecato, tartare di tonno e pesce marinato. Perfetto con crudo di carne e pesce.

Spumante austriaco aromatico e fresco, con note di muschio, lavanda e pepe bianco. Ideale come aperitivo o accompagnamento a piatti leggeri. Vinificato secondo il Metodo Charmat.

Il Pinot Nero Mazon Riserva di Hofstätter, nelle annate 2020 e 2021, rappresenta una delle massime espressioni italiane del vitigno. Proveniente dai rinomati vigneti di Mazon, zona vocata per il Pinot Nero, affina in botti di rovere per sviluppare struttura e complessità. Al naso offre eleganti profumi di ciliegia, ribes nero, spezie fini e note terrose. In bocca è profondo, armonico, con tannini vellutati e un finale lungo e minerale. Un rosso di grande finezza, capace di evolvere nel tempo, perfetto con selvaggina, arrosti e piatti strutturati.

Il Raboso è il vitigno che per millenni ha caratterizzato la zona del Piave. Qualcuno lo definisce rabbioso, forse per il colore nero, per la forza fuori dal comune, per l’asprezza; il Raboso sa di terra magra, di sassi delle grave del Piave, di ciliegie selvatiche di sottobosco.